La piattaforma Interprofessionalità e HIN mantengono una partnership da aprile 2021. Il loro obiettivo comune: promuovere e facilitare la collaborazione interprofessionale nel settore sanitario svizzero. Sébastien Jotterand, presidente della piattaforma, ci ha parlato del valore aggiunto della collaborazione interprofessionale nel settore sanitario e degli obiettivi della piattaforma.
Janine: Signor Jotterand, la piattaforma Interprofessionalità mira a promuovere la collaborazione interprofessionale nel settore sanitario. Lei cosa intende per collaborazione interprofessionale? La complessità di alcuni quadri patologici e di alcune situazioni dei pazienti richiede competenze di professionisti della salute di diversi settori. In presenza di molteplici problemi di salute, i pazienti hanno quindi bisogno dell’aiuto di più professionisti della salute contemporaneamente. In tali casi è necessaria la collaborazione interprofessionale: il confronto – anche con il paziente – su possibili forme e opzioni terapeutiche. Qual è il valore aggiunto della collaborazione interprofessionale? La collaborazione tra specialisti è un’esperienza positiva: illustrare il proprio punto di vista, ampliare i propri orizzonti con le opinioni e le conoscenze specifiche di altri professionisti… Con il confronto emergono aspetti spesso prima sconosciuti – costituendo un arricchimento. La collaborazione interprofessionale consente al paziente di ricevere un trattamento ancora migliore. Ogni paziente ha diritto all’informazione. E tale informazione può essere più comprensibile e completa se si mantiene un confronto tra i diversi partner di trattamento. L’arricchimento dato dalla collaborazione interprofessionale si riflette anche nella motivazione del paziente: quest’ultimo si lascerà coinvolgere maggiormente nella terapia se percepisce una forte forma di collaborazione nella sua équipe di trattamento. Che cosa serve dunque affinché la collaborazione interprofessionale nel settore sanitario funzioni? Il confronto e la collaborazione tra specialisti richiedono tempo. Affinché una collaborazione interprofessionale funzioni nel lungo periodo sono quindi necessarie condizioni quadro che riconoscano e ricompensino adeguatamente tale impegno.
Sébastien Jotterand
Sébastien Jotterand è presidente della piattaforma Interprofessionalità nell’assistenza sanitaria primaria e vice-presidente di Medici di famiglia e dell’infanzia Svizzera (mfe). Lo specialista in medicina interna generale pratica presso il Centre Médical d’Aubonne (VD).
La piattaforma Interprofessionalità
La piattaforma Interprofessionalità è il primo interlocutore per tutte le questioni relative all’interprofessionalità nell’assistenza sanitaria primaria. È unica nel suo genere e riunisce più di una dozzina di associazioni professionali e specialistiche del settore sanitario, rappresentando così la maggior parte dei professionisti della salute del settore sanitario ambulatoriale in Svizzera.
E in che modo la piattaforma Interprofessionalità promuove lo scambio nel settore sanitario? La piattaforma ha elaborato e pubblicato criteri di qualità per i progetti interprofessionali e, a cadenza biennale, organizza un simposio su un tema di attualità illustrante le modalità di collaborazione nel settore dell’assistenza di base. Attraverso le nostre strutture e attività – ad esempio, tramite la nostra commissione, il consiglio degli esperti, l’assemblea dei delegati e le nostre partnership – facilitiamo l’interconnessione tra i rappresentanti delle diverse associazioni professionali dell’assistenza sanitaria di base in Svizzera. In breve: facilitiamo gli scambi interprofessionali. La digitalizzazione è onnipresente anche nel settore sanitario. Quali opportunità ritiene che offra per la collaborazione? Non sono uno specialista, ma direi che la digitalizzazione sia la pietra angolare degli scambi a distanza tra i diversi professionisti della salute che non hanno la possibilità di lavorare insieme in presenza; è anche la base di diversi progetti promettenti nell’ambito della collaborazione interprofessionale al servizio dei pazienti in situazioni complesse o di polimorbidità. Tra gli esempi rientrano il piano di medicazione condivisa, il piano di cure condivise, la riconciliazione farmacologica, le disposizioni del paziente e la pianificazione anticipata del piano terapeutico. Ci si schiude certamente anche l’intero campo dell’e-Health, che potrebbe forse contribuire a migliorare la continuità delle cure, posto che la si sappia utilizzare in modo appropriato.In che modo ritiene che le possibilità di confronto per via elettronica abbiano mutato la collaborazione nel settore sanitario negli ultimi anni?L’utilizzo della posta elettronica può guastare le feste… ma lo scambio di informazioni tra professionisti della salute tramite e-mail sicure ha notevolmente favorito il coordinamento, rendendolo più fluido. Il disagio causato dalle inopportune interruzioni telefoniche nella nostra quotidianità è drasticamente diminuito. È stato facilitato anche un ruolo più attivo dei pazienti nella gestione della loro malattia.Da quest’anno la piattaforma Interprofessionalità e HIN lavorano insieme nell’ambito di una partnership. Dove individua possibili sinergie da sfruttare? Siamo molto riconoscenti del prezioso sostegno prestatoci da HIN! HIN promuove l’interconnessione dei diversi attori del settore sanitario garantendo la riservatezza dei dati. Questo costituisce la base del nostro lavoro. Nell’ambito della nostra partnership, HIN potrebbe richiamare l’attenzione dei membri della piattaforma sulla rilevanza dello scambio di dati elettronici su e con i pazienti in conformità alle norme sulla protezione dei dati – ad esempio nell’ambito del nostro progetto «Summer Academy», un progetto di formazione interprofessionale che desideriamo realizzare l’anno prossimo.